John Edwards
Contributing writer

7 tendenze del 2024 per una valida strategia cloud aziendale

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Apr 24, 20248 minuti
Cloud ComputingGestione del cloudCloud ibrido

Chi si appoggia al cloud è costantemente alla ricerca di nuovi approcci, tecnologie evolute e strategie innovative. Ecco cosa cercare - e a cosa prestare attenzione - in un segmento in così rapida evoluzione.

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Credito: Shutterstock

Ogni CIO sa bene che il mercato del cloud è sempre in movimento, nelle più disparate direzioni. Tuttavia, forse, non si rende conto che è possibile tenere il passo con i cambiamenti del mercato della “nuvola”, e persino avere la meglio sui vendor, modificando la strategia della propria impresa per trarre vantaggio da nuovi approcci e da nuove opportunità emergenti.

I CIO devono considerare il cloud come una necessità aziendale, non solo come una potente tecnologia, afferma Andy Tay, responsabile di Accenture Cloud First, una società di consulenza e servizi specializzati nella nuvola.

“Il cloud si è evoluto nel sistema operativo dell’impresa del futuro, trascendendo il suo ruolo iniziale di misura di risparmio”, spiega. Secondo Tay, la nuvola è, oggi, la spina dorsale fondamentale di un nucleo digitale pronto per essere re-inventato, abile a fornire i componenti necessari per alimentare il rapido sviluppo di nuove capacità e modelli di business.

La vostra azienda sta facendo tutto il possibile per trarre vantaggio da un mercato cloud in rapida evoluzione? Ecco sette tendenze che vi aiuteranno a trasformare l’evoluzione del mercato che vi sottende in un’opportunità.

1. Centralizzare le cloud operation per ottenere vantaggi a livello aziendale

Un CIO dovrebbe poter contare su un appoggio sia commerciale che tecnico per il suo programma cloud, consiglia JB McGinnis, direttore di Deloitte Consulting. A questo dovrebbe seguire la creazione di un centro di eccellenza, un’entità centralizzata che fornisca indicazioni, competenze e supporto per le iniziative cloud in aree specifiche.

“Investire nell’apprendimento e nello sviluppo, per esempio, per massimizzare la possibilità di trattenere i talenti esistenti e attrarne di nuovi”, osserva.

McGinnis raccomanda anche di incoraggiare i team di sviluppatori cloud a esplorare e innovare in un contesto sicuro. “Attività come le giornate immersive e dedicate all’innovazione, nonché gli hackathon, possono favorire le opportunità di leadership e contribuire alla cultura di una comunità vivace in tal senso”.

2. Ripensare le strategie per contenere i costi e concentrarsi sui benefici

Le innovazioni nel mercato del cloud, in particolare quelle abilitate dall’IA, stanno superando la domanda effettiva, dichiara Anay Nawathe, direttore della società di ricerca e consulenza tecnologica ISG. “Di conseguenza, quando si tratta della nuvola, molti Chief Information Officer si sentono sopraffatti da una moltitudine di scelte, hanno paura di perdere qualcosa, e prendono decisioni affrettate e non opportune”.

L’ambito delle strategie cloud si è notevolmente ampliato negli ultimi anni, evidenzia Nawathe. “Se, un tempo, li si poteva considerare come un esercizio puramente infrastrutturale, oggi i servizi cloud risultano posizionati in una posizione elevata dello stack tecnologico, fino a poterli ritenere allo stesso livello dei dati e delle applicazioni, incorporando tutta l’infrastruttura nei cloud privati aziendali, nei cloud pubblici multipli e nell’edge”, aggiunge. “Tuttavia, non tutti i carichi di lavoro applicativi e di dati appartengono al cloud pubblico e le aziende devono assicurarsi di distribuirli nel modo corretto”.

Il modo migliore per affrontare l’attuale mercato della nuvola è attraverso investimenti ben ponderati e orientati ai casi d’uso, prosegue ancora il manager. “Ciò richiede che le aziende comprendano le loro strategie applicative individuali e che utilizzino tale consapevolezza per costruire un ecosistema e tutto il corredo di funzionalità di supporto che consentano ai team applicativi di operare al giusto ritmo, gestendo, al contempo, costi e rischi”. Nel frattempo, aggiunge, una forte attenzione alla governance per fornire ai team applicativi le linee guida e i binari di sicurezza, potrà rivelarsi fondamentale per un’implementazione di successo.

A differenza delle strategie del passato, che davano la priorità alla rapida crescita del cloud in nome dell’innovazione, l’approccio attuale enfatizza il rigore finanziario e la due diligence tecnica [in inglese]. “L’obbligo di sviluppare un’analisi completa del total cost of ownership e del ritorno sull’investimento prima di effettuare investimenti nel cloud, non solo consente alle aziende di gestire i loro budget, ma richiede anche ai team applicativi di articolare chiaramente i loro requisiti, e di stabilire una strategia per adottare con successo le nuove tecnologie”, precisa Nawathe.

3. Collaborare per l’innovazione

Tay di Accenture ritiene che i CIO dovrebbero sfruttare i loro partner del cloud per acquisire un vantaggio strategico. “Gli hyperscaler e gli altri fornitori di ecosistemi emergenti stanno investendo molto nell’innovazione e nelle tecnologie avanzate, compresi gli strumenti e le capacità dell’IA generativa in grado di accelerare in maniera massiccia la modernizzazione”, osserva. Rivolgersi a partner di fiducia per raggiungere questo obiettivo è una mossa corretta, suggerisce Tay. “Questi esperti aiuteranno a guidare le decisioni e a introdurre pratiche moderne in ogni fase del viaggio nel cloud e nel digital core”.

4. Diversificare e allineare per ottenere efficienza e successi commerciali

È importante affrontare l’attuale mercato della nuvola tenendo sempre in primo piano i risultati e le metriche aziendali, consiglia Arvind Joshi, Chief Operating Officer per la global technology e co-responsabile del cloud pubblico di JPMorgan Chase. “Con un approccio multicloud, le grandi imprese possono distribuire i carichi di lavoro, dotandosi di strumenti migliori per mitigare le interruzioni dei servizi, gestire i dati e aumentare l’efficienza dei costi”. D’altra parte, avverte che i vantaggi di una strategia di questo tipo non possono essere facilmente ottimizzati senza mantenere una stretta attenzione alla misurazione dei progressi, monitorando i KPI sull’esecuzione, sui rischi, sui i risultati positivi e sui costi.

Joshi sottolinea anche l’importanza di una pianificazione completa che coinvolga gli stakeholder aziendali e tecnici, secondo lui fondamentale quando si costruisce una strategia cloud. “Deve esserci un allineamento con le priorità generali dell’organizzazione tecnologica e dell’azienda”, afferma. “Con un modello operativo coerente tra il cloud e l’on-premise, e le integrazioni senza soluzione di continuità che aiutino gli sviluppatori di applicazioni a costruire ed eseguire il codice, la strategia cloud ha il potenziale per generare valore aziendale”.

5. Essere “full-cloud”

Abbandonare la tecnologia legacy è il consiglio di Daragh Mahon, CIO dell’azienda di trasporto merci e logistica Werner Enterprises. “Aggiungere soluzioni cloud moderne a uno stack tecnologico ormai datato è come costruire una casa nuova su fondamenta marce: alla fine causerà problemi che sarà costoso risolvere”.

Mahon raccomanda un’azione immediata per le aziende ancora impantanate nelle tecnologie legacy. “Liberarsi dei sistemi di questo tipo consentirà di evitare il problema di separarli dallo stack tecnologico quando, inevitabilmente, diventeranno obsoleti”, spiega. “Sulla nuvola il rischio dell’obsolescenza non sussiste, perché le soluzioni sono costantemente aggiornate e più facili da sostituire”.

Dare priorità al cloud è un primo passo importante quando si esplorano nuove opzioni tecnologiche, dice Mahon. “Se possibile, è consigliabile acquistare la soluzione piuttosto che costruirla”. Osserva, inoltre, che i prodotti di questo tipo sono più rapidi da implementare rispetto al software on-premise e, in genere, richiedono meno manutenzione, eliminando la necessità di aggiornamenti manuali e di gestione delle patch. “Vengono upgradati continuamente, assicurando che si utilizzi sempre l’ultima versione”.

6. Ri-focalizzare le strategie sul valore aziendale

Una strategia cloud moderna richiede un allineamento continuo tra azienda e tecnologia, rileva Seth Robinson, vice president della ricerca nel settore industriale di CompTIA. Osserva che, finora, la maggior parte dei reparti IT si è concentrata sulla costruzione di sistemi dedicati al supporto delle attività aziendali, seguiti dal monitoraggio delle prestazioni e dal mantenimento della salute del sistema. “In un modello di cloud moderno, occorre svolgere ancora del lavoro tecnico per la creazione di risorse virtuali e per affrontare gli ostacoli tecnologici, ma è molto più importante garantire che i sistemi siano allineati con gli obiettivi aziendali”, chiarisce.

La moderna strategia cloud richiede una solida comprensione degli obiettivi aziendali, accompagnata da competenze tecniche e acume finanziario, prosegue Robinson. Sebbene un CIO possa “possedere” la decisione finale su uno specifico approccio, il processo decisionale collaborativo, che risulta oggi applicato da molte aziende, coinvolge anche altri leader aziendali.

Guardando al futuro, Robinson ritiene che una pianificazione cloud attenta e dettagliata sia essenziale. “Una strategia ben gestita può migliorare notevolmente la flessibilità e la resilienza dei sistemi aziendali ma, senza un’adeguata attenzione ai dettagli, le imprese possono incorrere in un eccesso di costi e in vulnerabilità di sicurezza”.

7. Impegni più selettivi nel cloud

Il mercato odierno della nuvola è molto più attento ai costi rispetto agli anni passati, tiene a precisare Randy Shore, vice president del delivery e del supporto alla produzione del provider di attrezzature per la movimentazione delle merci Kion. “Lo stato dell’economia e dei finanziamenti incoraggia le aziende a trovare il modo di far fruttare di più il loro denaro”.

I CIO che un tempo erano disposti a sperimentare o a giocare con i servizi cloud ora stanno maturando, e portano nel cloud casi d’uso specifici, aggiunge Shore. L’aumento della selettività significa anche che alcuni leader IT stanno valutando di riportare determinati carichi di lavoro on-premise, in particolare per quanto riguarda gli strumenti. Tale approccio, osserva, consente di utilizzare il cloud per scalare dinamicamente l’infrastruttura e sfruttare i servizi gestiti dai loro vendor. “Ha dato agli utenti la possibilità di lavorare con i fornitori di servizi cloud, consentendo loro di fare ‘shopping di tariffe’ e di determinare quale sia il piano più adatto, e il prezzo migliore, per il loro caso d’uso”, conclude il manager.